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Leggere il compendio del catechismo giorno per giorno e meditarlo in quest'anno della fede
è un opportunità per conoscere meglio il significato della nostra fede.

lunedì 26 novembre 2012


TEMPO D’AVVENTO...



Questo termine significa: venuta, o verso la venuta. Deriva dal verbo venire. Il tempo di Avvento segna anche l'inizio del nuovo Anno liturgico. 
Nel linguaggio religioso del paganesimo, adventus indicava la venuta periodica di Dio e la sua presenza nel tempio. Significava, dunque: ritorno, o anniversario.
Dal punto di vista cristiano, il termine adventus ha un duplice significato, indica le due venute di Gesù: la prima è la nascita mentre la seconda può avvenire in qualunque momento della storia, e a partire dalla sua Ascensione sono cominciati i cosiddetti “ultimi tempi”, il suo ritorno dunque è sempre da considerarsi imminente, anche se non spetta a noi " conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta " (At 1,7; cf Mc 13,32).
Tornando però alla prima, essa è la venuta storica di Gesù a Betlemme, L'Avvento è il tempo liturgico che precede, come preparazione, la festa di Natale. Sorse nel secolo IV con una durata di tre settimane, su imitazione della Quaresima, o delle tre settimane di preparazione alla Pasqua, richieste per i catecumeni.
Siccome la venuta di Cristo fu annunciata dai profeti, preparata dal Precursore, e compiuta dalla Vergine Maria, sono tre le figure centrali dell'Avvento: Isaia, Giovanni Battista e Maria. Durante tutto l'Avvento, tempo di speranza e di preparazione, si legge il libro di Isaia. La seconda e la terza domenica sono centrate sulla persona e sull'opera del Battista. Gli ultimi otto giorni di questo tempo sono dedicati a Maria, la Madre di Gesù, che visse intensamente l'Avvento durante i nove mesi in cui portò Gesù nel suo grembo.
Nel IV secolo il tempo pasquale e quaresimale avevano già assunto una configurazione vicinissima a quella attuale.
L'origine del tempo di Avvento è più tardiva, infatti viene individuata tra il IV e il VI secolo. La prima celebrazione del Natale a Roma è del 336, ed è proprio verso la fine del IV secolo che si riscontra in Gallia e in Spagna un periodo di preparazione alla festa del Natale.

Per quanto la prima festa di Natale sia stata celebrata a Roma, qui si verifica un tempo di preparazione solo a partire dal VI secolo. Senz'altro non desta meraviglia il fatto che l'Avvento nasca con una configurazione simile alla quaresima, infatti la celebrazione del Natale fin dalle origini venne concepita come la celebrazione della risurrezione di Cristo nel giorno in cui si fa memoria della sua nascita. Nel 380 il concilio di Saragozza impose la partecipazione continua dei fedeli agli incontri comunitari compresi tra il 17 dicembre e il 6 gennaio.
In seguito verranno dedicate sei settimane di preparazione alle celebrazioni natalizie. In questo periodo, come in quaresima, alcuni giorni vengono caratterizzati dal digiuno.
Tale arco di tempo fu chiamato "quaresima di s. Martino", poiché il digiuno iniziava l'11 novembre. Di ciò è testimone s. Gregorio di Tours, intorno al VI secolo. La seconda venuta, come detto prima, sarà quella alla fine dei tempi.  Queste due venute sono considerate come un’unica venuta, sdoppiata in due tappe. Questa duplice dimensione di attesa caratterizza tutto l'Avvento, tempo di preghiera e attesa.

Buon Avvento a tutti
                                                                A cura della Redazione


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